Corsi d’acqua inquinati: è ora di agire

17 Dicembre 2018 - 8:09 pm

I casi di inquinamento dei nostri corsi d’acqua, negli ultimi anni, non sono diminuiti. Sempre più spesso ci troviamo confrontati con la distruzione di piccoli e grandi ecosistemi per colpa di negligenze facilmente evitabili.

Da pescatore, che ha già partecipato attivamente al ripopolamento di trote nei fiumi, conosco bene il lavoro e i sacrifici dei molti volontari che cercano di incrementare il numero di pesci nei corsi d’acqua. Un lungo lavoro di riqualifica, dettato da una passione comune e dall’amore verso la natura, che la noncuranza di pochi individui rende vano in pochi istanti.

La politica locale, gli enti e le associazioni coinvolte, sebbene stiano adottando diverse misure per arginare il problema, come ad esempio l’introduzione di sensori di rilevamento e incontri di sensibilizzazione con le aziende situate nei pressi dei corsi d’acqua, la strada per la salvaguardia dei nostri laghi e fiumi rimane in salita.

Nonostante il coinvolgimento di tutti i principali attori interessati ed il passaggio delle informazioni la situazione non sembra voler purtroppo cambiare.

Le attuali leggi non sono di aiuto, in quanto spesso chi commette questo genere di reato viene punito con sanzioni troppo lievi se paragonate al reale danno creato. La politica si deve quindi mobilitare per dare un segnale concreto, introducendo pene più severe in modo tale da prevenire questi disastri ambientali.

Sicuramente multe più incisive e l’obbligo di ristabilire la situazione iniziale a proprie spese porteranno ad una maggiore attenzione del magnifico ambiente naturale che ci circonda.